SANT’ANTIMO-ROSETO Gara 4

Chiude la serie ed approda in semifinale il Roseto di coach Gramenzi, con la compagine abruzzese cinica nello sfruttare la superiorità tecnica e numerica del proprio roster, al cospetto di un avversario, il Sant’Antimo di coach Gandini, ammirevole per tenacia ma troppo depotenziato dall’assenza del comunitario greco Kamperidis e dall’infortunio occorso, quasi a metà del terzo quarto, al totem veneziano, classe 92, Quarisa (6p + 12r e 6 falli subiti, 13 di valutazione in 22m), quest’ultimo eroico Mvp di gara 3…

Dopo un primo quarto equilibrato ma con un andamento sempre leggermente favorevole agli ospiti (19-23), Tamani (14p + 7 carambole e 5 falli subiti, 18 di valutazione in 16m da incorniciare) e compagnia cantante, nel secondo periodo, rompevano definitivamente gli indugi e con diversi contropiedi, nati da eccellenti vantaggi costruiti attraverso una difesa cangiante, caparbia e allo stesso tempo lucida, rientravano negli spogliatoi per la pausa lunga con un +17 (38-55) che rappresentava una solida ipoteca per il passaggio immediato del turno…

Al rientro sul parquet, come già anticipato, al 24’, con il tabellone che vedeva avanti la Liofilchem di quindici lunghezze (44-59), l’infortunio, avvenuto sotto le plance, del pivot Quarisa sguarniva completamente il reparto lunghi della franchigia campana che, neanche il tempo di realizzare quanto accaduto, sprofondava in un amen sul -22 (49-71 al 27’)…

Chiusa la terza frazione sul -17 (60-77), i locali, sospinti dai calorosi supporters locali e con ormai più niente da perdere, con una tripla dell’indomito esterno Mennella (22) tornavano addirittura sul -7 (75-82 con ancora 03:30 da giocare), mettendo non pochi brividi sulla schiena dei tifosi biancazzurri presenti nell’impianto campano o collegati in streaming…

Peggio mi sento quando, dopo una sanguinosa persa in attacco della franchigia presieduta da Ciafardoni, Sant’Antimo (Cantone 16, Gallo 15, Dri 11) si ritrovava fra le mani l’arancia del potenziale -5 ma la conclusione nel pitturato dell’ala, classe 2003, Stentardo (6) non trovava il fondo della retina, consentendo al bomber marchigiano Santiangeli (16p con 5/7 dal campo, 3/5 a gioco fermo, 3r, 14 di valutazione in 24m), sul rovesciamento di fronte, di piazzare dall’angolo la velenosa tripla che in pratica staccava il ticket per la semifinale (75-85 a 02:45 dall’ultima sirena)…

Per la cronaca, la partita si chiudeva con il punteggio 79-86.

In casa Roseto, palma di Mvp all’ex Trapani Guaiana (16p con 8/9 da 2, 0/4 da 3, 9 carambole, 20 di valutazione in 33m), ottimamente spalleggiato dall’incisivo Klyuchnyk (14p + 9r, 3 perse, 15 di valutazione in 20m) e dal play, classe 2002, Durante (7p + 5r e 2 assist, 11 di valutazione in 28m).

Come da previsioni, Mantzaris (7p + 3r, 6  di valutazione in 33m) e soci affronteranno in semifinale l’ambizioso Fabriano di coach Niccolai, che ha una rotazione a nove elementi (Stanic e il giovane Bandini in regia, Centanni, Gnecchi, Negri e Verri sul perimetro, più il comunitario croato Granic, l’atletico e miglioratissimo Giombini e il possente Bedin a formare il reparto lunghi) e ha fatto saltare con autorità il fattore campo della Gema Montecatini…

Si comincia domenica 19 maggio al PalaMaggetti di Roseto, dove si disputerà anche gara 2 (martedì 21) per poi spostarsi nel fortino dei cartai (venerdì 24 ed eventualmente domenica 26) con ipotetica gara 5 da giocare nuovamente in terra abruzzese e prevista per mercoledì 29.

Per il momento è tutto, ci becchiamo fra una settimana, tiriamo un attimo il fiato e cominciamo ad allacciare le cinture perché adesso si fa sul serio, visto che in palio c’è la finale per l’accesso alla terra promessa.

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Gabri Di Bonaventura
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