[Estratto dalla pagine 19, 20.]
Forse, però, le cose più utili sono le partite a paddle. Perché oggi l’Italia, per come la vedo io passeggiando sul lungotevere, è una Repubblica fondata sul paddle. Credevo di aver già dato con lo squash negli anni ottanta. Invece ho dovuto imparare a giocare anche a paddle.
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Io sono tradizionalista. Mi piacevano le scuole di partito e il tennis. Le palle corte e i Consigli dei ministri sempre nello stesso giorno e alla stessa ora. Mi sono dovuto rassegnare. Le scuole di partito non esistono più. I Consigli dei ministri si svolgono anche nel weekend, convocati con mezz’ora di anticipo. E nel paddle non esistono le palle corte.
[...]
Oggi il paddle è il nuovo golf. Il nuovo tennis. Consacrato in tutti i circoli dove si ritrovano parlamentari, presidenti (a Roma chiunque è presidente di qualcosa), lobbisti, ministri veri o mancati, generali e diplomatici, aspiranti alle migliaia di incarichi pubblici o parapubblici che si distribuiscono ogni giorno.
Lo spogliatoio affratella, la nudità condivisa favorisce il negoziato. Tra barbe grondanti sudore, membra spossate e ventri batraciani si può chiedere, promettere, stringere patti di ferro. Decidere commissariamenti di grandi aziende in crisi che valgono parcelle di decine di milioni di euro oltre al potere di assegnare senza gara consulenze a cascata, secondi criteri di reciprocità.
Solo i commissari dell’Ilva hanno attribuito negli ultimi tre anni 52 incarichi a una ventina di studi legali, con tariffe fino a 650 euro l’ora. Soldi che il 99,9 per cento dei 250.000 avvocati e dei 120.000 commercialisti italiani non vedranno in tutta la loro vita.
IL SONO IL POTERE
Confessioni di un capo di gabinetto
Raccolte da Giuseppe Salvaggiulo
Feltrinelli – 2020 – Pagine 284 – Euro 18
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