Nel basket – ma ormai lo sapete – tutto nasce o passa per Roseto degli Abruzzi. Poi si espande.
Così, può capitare di vivere un venerdì pomeriggio ad alta intensità emozionale.
Le Panthers hanno ricominciato subito a ruggire sulla spiaggia di Roseto, per non lasciare neanche un minuto il palcoscenico della notorietà, guadagnato a suon di successi culminati nella storica promozione in Serie A1 Femminile.
Oggi e domani, infatti, capitan Giulia Sorrentino, Lucrezia Coser, Beatrice Caloro ed Eva lzzi giocano, alla Bellavista Arena, la terza edizione del “3X3 A1 Femminile” Techfind, organizzato dalla Lega Basket Femminile insieme alla Federazione Italiana Pallacanestro e a Master Group Sport.
Le Panthers Roseto, insieme a Broni, hanno ottenuto una wild card in qualità di squadra neopromossa, occupando altresì uno dei tre posti di testa di serie in qualità di città ospitante, mentre le altre sono state concesse a San Martino Lupari (squadra campionessa in carica per il 3x3) e a Schio (squadra vincitrice dello Scudetto).
Oltre al torneo con 10 formazioni della massima serie, il basket femminile a Roseto tiene banco anche per quanto riguarda la costruzione della squadra che giocherà in Serie A1 Femminile.
La società del presidente Pigliacampo e del general manager Del Governatore è ripartita con un biennale a coach Simone Righi, confermato fino al termine della stagione 2026/2027, dopo lo strepitoso campionato culminato nella promozione.
Conferma anche per Lavinia Lucantoni, playmaker classe 2005, che proprio oggi ha ricevuto la convocazione da coach Giuseppe Piazza per la Nazionale Italiana Under 20 che si radunerà a Montegrotto Terme dal 20 al 27 giugno. Le Azzurrine si prepareranno al Campionato Europeo di Matosinhos (Portogallo), che comincerà il 2 agosto. Lucantoni – che era oggi alla Bellavista Arena a tifare le sue compagne di squadra – già riserva a casa della Nazionale maggiore, la scorsa estate in Lituania ha vinto il Bronzo con la Under 20 all’Europeo, insieme alla classe 2004 Beatrice Caloro, anch’essa confermata nelle Panthers Roseto 2025/2026 per la prima storica stagione di Serie A1, anche se manca ancora l’ufficialità.
Manca l’ufficialità anche per Silvia Nativi, esterna classe 2002 di 181 cm, che dovrebbe essere la prima nuova giocatrice delle Panthers di A1 Femminile. L’atleta ha completato il quadriennio accademico negli Stati Uniti: i primi tre anni a Louisiana Tech e la stagione appena conclusa a Northern Colorado, dove poche settimane fa si è laureata con il massimo dei voti.
Un’altra giocatrice della quale si parla per un suo possibile futuro in maglia Roseto è la veterana playmaker Giulia Moroni (classe 1994, 168 cm), in uscita dal Sanga Milano: squadra eliminata dalle Pantere nel quarto di finale dei playoff.
Vedremo se sarà confermata anche l’oriunda – fresca di cittadinanza italiana – Gianella Espedale, e poi sarà tempo di mercato delle straniere, con le regole di eleggibilità che rendono possibili gli ingaggi di 2 extracomunitarie e 2 comunitarie. Coach Simone Righi pare intenzionato a costruire ancora una squadra formata da 10 giocatrici in grado di ricoprire più ruoli, riproponendo il suo vincente “platoon system”.
Intanto, oggi Gianella Espedale, prima di ripartire per fare ritorno in Argentina, è passata per la biblioteca di Roseto.com – e, ovviamente, ho provveduto alle foto nel “friendship corner” – per ritirare 3 copie del quotidiano IL MESSAGGERO Abruzzo che contiene un pezzo a lei dedicato, con tanto di paragone a Leo Messi (il link per leggerlo è in calce a questo articolo). Ne ho approfittato per regalare a Gianella anche una copia del libro “il CUORE del ROSETO”. Perché, di certo, lei sa cosa ha significato metterci il cuore in quella Gara 2 contro Costa Masnaga.
Tornando alla Bellavista Arena, stasera c’è stata la bella sorpresa dell’arrivo di Neven Spahija, tornato nella “sua amata” Roseto degli Abruzzi.
Il coach di Sebenico dovrebbe aver rinnovato per la Reyer Venezia e noi gli abbiamo fatto gli auguri.
Neven, come mai a Roseto? Gli ho chiesto, anche se qualche giorno fa mi aveva scritto via WhatsApp per sapere le date di Gara 1 e Gara 2 di finale della Pallacanestro Roseto. E, infatti, mi ha risposto: “Per vedere le partite del Roseto!”.
Poi ho presentato a Neven – coach del “Roseto più forte di sempre” – le “Panthers Roseto più forti di sempre”, promosse in Serie A1.
Neven ci ha stupito tutti, dicendo che da giovanissimo tecnico di basket ha iniziato come assistente in una squadra femminile, dove giocava la fuoriclasse croata Danira Nakic.
Quando le ho poi presentato Eva Lizzi da Udine, ha subito ricordato il suo assistente nel Roseto più forte di sempre: Alberto Martelossi, da Udine.
Quando invece le ho presentato Lucrezia Coser da Trento, abbiamo convenuto all’istante – Lucrezia, Neven e il sottoscritto – che a noi piace il Trento doc!
Neven ha rivolto i suoi complimenti di grande coach e gentiluomo alle ragazze, per lo storico risultato raggiunto.
Quando ho snocciolato il palmares di Neven – comprese le due parentesi da assistente allenatore in NBA – alle Pantere, ho notato gli occhi sgranati di Lavinia e compagne. L’avvocato “Laviniosky”, in particolare, è risultata sorpresa quando ha saputo che Spahija ha vinto il campionato in Turchia con il Fenerbahce.
Ma basta leggere qui sotto, nella pagina estratta da “il CUORE del ROSETO”, per prendere atto dei moltissimi allori conquistati da Neven.
Io, al solito, sono fortunato di vivere – e fare lo Sceriffo del Basket, autonominato – a Roseto degli Abruzzi. Dove, nella pallacanestro, tutto nasce o passa. Poi si evolve.
La cosa più bella di questo articolo? Le foto! Guardate che bei sorrisi. Evviva!!!
Luca Maggitti
il CUORE del ROSETO
Tifosi e giocatori che hanno fatto grande la squadra di basket del Lido delle Rose
Foto di Mario Rosini e Aldo Pinciotti
2014 – Pubblicato da Associazione ROSETANI IN TOUR.
(Estratto dal libro.)
NEVEN SPAHIJA
“Mister Europa”: il coach del “Roseto più forte di sempre”.
Neven Spahija arrivò in corsa nella stagione 2003/2004, in Serie A. Lo volle Michele Martinelli per sostituire il dimissionario Luca Dalmonte, dopo il brevissimo interregno di Andrea Merletti. Spahija vinse 5 gare su 11, chiudendo al 13° posto su 18, con 28 punti. La stagione successiva, al termine di un tira e molla un po’ stucchevole e di una missione in Croazia di “Miguelon”, Spahija tornò poco prima dell’inizio del campionato (furono preziosi Alberto Martelossi e Fabio Di Tommaso in fase iniziale), appena terminati gli obblighi con la Croazia, per guidare quello che – dopo più di una correzione – divenne il “Roseto più forte di sempre”. Il Roseto di Abdul-Rauf, Woodward, Nikagbatse, Sesay, Mutombo, Di Giuliomaria e di tanti altri. In quella stagione, Spahija ne vinse 16 su 37, portando Roseto al 7° posto su 18 con 32 punti ed uscendo ai Quarti per 3-0 contro la Fortitudo Bologna, allenata dal suo amico e connazionale Jasmin Repesa, che poi avrebbe vinto lo Scudetto 2004/2005. Spahija stupì per la sua capacità di adattarsi sempre e comunque alle situazioni e per la versatilità del suo credo cestistico. Niente progetti triennali, allenamenti estenuanti o imposizioni che mal si attagliano a giocatori adulti e di talento, bensì una leadership basata sulla consapevolezza di dover ottenere risultati in tempi brevi, massimizzando le risorse a propria disposizione. Prima di capitare a Roseto, Neven – agli inizi della sua carriera – aveva già vinto Campionato e Coppa di Croazia (2000/2001) con il Cibona Zagabria, campionato in Slovenia con Krka Novo Mesto (2002/2003) e coppe nello stesso paese con l’Olimpia Lubiana (da assistente) ed era il coach della Croazia. Dopo l’avventura rosetana, il tecnico di Sebenico, classe 1962, ha vinto nella stagione 2005/2006 con il Lietuvos Rytas Vilnius il Campionato Lituano e della Lega Baltica, giocando l’Eurolega. Nella stagione 2006/2007 ha vinto il titolo in Israele con il glorioso Maccabi Tel Aviv e la Coppa nazionale, giocando sempre l’Eurolega. Nella stagione 2007/2008, il capolavoro assoluto da allenatore esordiente nella difficilissima lega ACB in Spagna, guidando i baschi del Tau Vitoria: trionfo in Campionato e Supercoppa, Final Four di Eurolega e secondo posto in Coppa del Re. Ancora Spagna, vincendo l’Eurocup 2010 con Valencia, per poi andare in Turchia, nel 2010/2011, vincendo Campionato e Coppa nazionale con il Fenerbahce Ulker. Un bilancio che non ha precedenti e che colloca Spahija nella ristretta cerchia degli allenatori europei di livello mondiale, capaci di vincere il titolo, finora, in ben 6 stati diversi: Croazia, Slovenia, Lituania (vincendo anche la Lega Baltica che comprendeva Lettonia ed Estonia), Israele, Spagna e Turchia. Spahija, sereno e gentile, ha due argomenti tabù: la guerra dei primi Anni ’90 nella ex Jugoslavia e il suo grande amico scomparso Drazen Petrovic. Sono cose che lo fanno soffrire e delle quali preferisce non conversare. Ama invece includere, nel suo palmares, il Trofeo Lido delle Rose del 2006, guidando il Maccabi Tel Aviv, perché vinto nella “sua Roseto”.
(Luca Maggitti)
POST SCRIPTUM
Dopo la pubblicazione del libro, Neven Spahija è tornato ad allenare il Maccabi Tel Aviv rivincendo Campionato e Coppa di Lega israeliana (2017/2018).
Inoltre, ha lavorato in NBA, come assistente allenatore, prima agli Atlanta Hawks (2014/2017) e poi con i Memphis Grizzlies (2019/2020).
Dal 2023, è il coach della Reyer Venezia.
ROSETO.com > Archivio > 30 maggio 2025
Serie A2 Femminile – Playoff – Panthers Roseto
GIANELLA ESPEDALE: DALLA FINE DEL MONDO AL LIDO DELLE ROSE, PER ANDARE INSIEME IN A1!
L’oriunda argentina che viene dalla Patagonia e il suo ultimo quarto contro Costa Masnaga in Gara 2... ‘como los aires del bandoneón’. Aveva ragione Luciano Saborido: ‘Es Messi’.
CLICCA SUL LINK PER LEGGERE L’ARTICOLO
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=22448