PALLACANESTRO ROSETO 72
MESTRE 69
Parziali: 23-20; 13-20 (35-40); 14-14 (49-54); 23-15 (72-69).
PALLACANESTRO ROSETO: Durante 6, Di Gregorio n.e., Stankovic n.e., Aukstikalnis 11, Donadoni 5, Dellosto 3, Guaiana 9, Buscicchio n.e., Tsetserukou 6, Pastore 13, Tiberti 11, Sacchetti 8. Coach: Gramenzi.
MESTRE: Giordano 6, Bizzotto n.e., Maiga n.e., Galmarini, Mazzucchelli 4, Porcu n.e., Lo Biondo 3, Contento 8, Brambilla n.e., Reggiani 20, Aromando 7, Rubbini 21. Coach: Ferrari.
La Pallacanestro Roseto vince la partita forse più importante della stagione, battendo in Gara 2 Mestre per 72-69, grazie all’enorme cuore dei suoi atleti e a un PalaMaggetti che ha trascinato i giocatori nel momento di maggiore difficoltà.
Una partita eccezionale di Mestre, nel primo tempo inarrestabile da 3 punti, aveva fatto tremare il pubblico rosetano che ha visto la partita più volte in bilico. Merito della squadra di coach Gramenzi e di un grande pubblico se l’epilogo ha sorriso agli abruzzesi, che sabato andranno a Mestre per Gara 3.
Alla palla contesa, Roseto parte con Durante in regia, Guaiana e Aukstikalnis esterni, Dellosto ala grande e Tsetserukou centro. Mestre risponde con Rubbini in regia, Giordano e Brambilla esterni, Galmarini e Lo Biondo sotto canestro. Nel primo quarto Mestre non si fa sorprendere come in Gara 1 e anzi inizia meglio di Roseto, comandando al 5° per 7-9, in virtù dello stato di grazia dei tuoi tiratori. Infatti Reggiani e Rubbini infilano 2 triple, e una ne sagnano Mazzucchelli e Aromando. Così Mestre, salvo due liberi di Aromando, non segna mai da 2 punti, ma finisce la prima frazione inseguendo 23-20. Roseto, di contro, risponde da oltre l’arco virile con Durante, Dellosto e Pastore, ma privilegia le soluzioni più vicine a canestro.
Gli ospiti veneti iniziano il secondo quarto infliggendo un parziale di 4-15 al Roseto, comandando 27-35 grazie alle triple di Rubbini (ancora 2), Reggiani e Contento. Roseto non riesce a limitare i cecchini mestrini e, dopo aver inseguito al 15° sul 27-33, si riavvicina con soluzioni estemporanee architettate da Aukstikalnis, che non è preciso nella solita specialità del tiro da tre punti, ma lucra tiri liberi. Alla fine del primo tempo, Mestre è avanti 35-40, in ragione di una seconda frazione vinta 13-20, trascinata da Reggiani (13 punti) e Rubbini (12). Nel Roseto i migliori realizzatori sono invece Aukstikalnis con 8 punti e Pastore con 7.
Mestre, nel primo tempo, tira da 3 con il 55,6% (10/18), mentre Roseto col 17,6 (3/17): in questa differenza c’è tutto il vantaggio degli ospiti, che segnano il primo canestro da due punti con Aromando dopo 15 minuti.
Al rientro dagli spogliatoi, Mestre continua a fare la partita, pur diminuendo la precisione da oltre l’arco virile e comunque facendo canestro da 3 con Lo Biondo e Rubbini. Roseto risponde con una tripla di Pastore, inseguendo al 25° 40-47 e al 30° per 49-54.
Nell’ultimo quarto, dopo lungo inseguimento, nella bolgia del PalaMaggetti gremito e pulsante, Roseto rosicchia punto su punto e con un imperiale capitan Sacchetti (6 dei suoi 8 punti nell’ultima frazione) infila la tripla del pareggio a quota 58, poi Pastore infila subito dopo la tripla del 61-58. Da qual momento, Roseto arriva al massimo vantaggio di 5 punti sul 67-62 e difende in trincea anche nella lotteria dei tiri liberi finali.
La mano di Roseto trema parzialmente, ma la mano che non trema è quella di Alessio Donadoni: il “samurai brianzolo”, il cui cognome scomposto fa “Dona doni” regala i due liberi del 72-69 a 10 secondi dalla sirena e Marco Contento, che aveva infilato la precedente tripla del -1, si ritrova con la possibile bomba del pareggio, ma stavolta sbaglia.
Le statistiche finali vedono Andrea Pastore sul gradino di MVP con 13 punti, 1 rimbalzo, 1 assist e 12 di valutazione in 24 minuti, con un grande impatto nei momenti chiave.
Molto bene anche Edoardo Tiberti con 11 punti, 4 rimbalzi e 3 assist per 12 di valutazione in 23 minuti.
Doppia cifra anche per Aukstikalnis con 11 punti, 2 rimbalzi, 3 assist e 12 di valutazione in 23 minuti.
Luca Maggitti Di Tecco
PAGELLE
PALLACANESTRO ROSETO-MESTRE 72-69
Le pagelle del professor Lorenzo Settepanella.
GIORDANO DURANTE 5,5
29' minuti sulle montagne russe, a fare e disfare, prendere e restituire randellate, a produrre più avventatezze che perle, senza, inoltre, incidere particolarmente in attacco. Sicuramente condizionato dalla noia muscolare accusata in Gara 1, ma lontano dai suoi standard abituali. Pesante l'1/2 ai liberi a 20" dalla sirena (6 punti con 2/6 dal campo, 5 rimbalzi, 6 perse, 4 recuperi e 2 assist).
VINCENZO GUAIANA 6,5
Una gara tanto impegnativa dal punto di vista fisico perfino per lui, nella quale commette svariati errori al tiro ma comunque riesce a segnare un canestro chiave, la penetrazione che, al 37', regala a Roseto il +3 (per il 65-62). Per il resto la consueta grande mole di lavoro in difesa e a rimbalzo. Anche per lui, tuttavia, pesante il libero lasciato sul ferro a 20" dalla fine, che, se segnato, avrebbe risparmiato qualche infarto (9 punti con 3/9 dal campo, cui aggiunge 6 rimbalzi, 1 persa ed 1 recupero in quasi 31').
LUKAS AUKSTIKALNIS 5
Subisce l'applicazione di maniere sempre più forti che provocano nervosismo, assai sconsigliate e frettolose forzature, e conseguenti polveri bagnatissime. Una serata nera, alla quale mette solo parzialmente una pezza con la precisione dalla lunetta (11 punti con 2/10 dal campo, 2 rimbalzi, 3 assist in poco meno di 23').
KIRYL TSETSEROKOU 5,5
Parte molto bene in attacco, per poi incartarsi da sé in un paio di occasioni e consigliare a Gramenzi di affidarsi a Tiberti per coprire il ruolo di centro per la maggior parte del minutaggio (6 punti con 3/4 dal campo, 1 rimbalzo e 3 perse in 14').
EDOARDO TIBERTI 7
Non dominante come in Gara 1 ma comunque importante in attacco e, soprattutto, nonostante cifre non roboanti, a rimbalzo. Fondamentale, in particolare, quello che tira giù a 20" dalla fine dopo l'1/2 di Durante e che fornisce a Roseto un altro pallone giocabile a 20" dalla sirena (11 punti con 4/7 dal campo, 4 rimbalzi, 1 persa e 3 assist in 23').
ALESSIO DONADONI 6,5
Non può che essere a proprio agio in una gara dall'agonismo spinto all'estremo, specie se c'è da far mulinare i gomiti, buttarsi a terra, rapinare falli in scomposti tiri da tre punti scagliati allo scadere dei 24" o palesare gli attributi. Non segna dal campo, ma il vitale 2/2 dalla linea a 10" dalla sirena porta la sua firma (5 punti con 0/5 dal campo, 5/5 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 1 persa, 2 recuperi ed 1 assist in 20').
NICOLÒ DELLOSTO 6
Qualche errore di troppo dall'arco su tiri aperti, ma fa un buon lavoro in difesa e a rimbalzo (3 punti con 1/4 dal campo e 7 rimbalzi in 15').
ANDREA PASTORE 7+
Quanto ci tenesse a far meglio di Gara 1 è facilmente intuibile fin dal primo pallone che tocca, immediatamente trasformato in un 3 punti di rara bellezza. È proprio la precisione dall'arco a renderlo il più incisivo in un attacco particolarmente in difficoltà: il secondo tre punti che segna al 27', che permette a Roseto di tornare a -4 (per il 47-51) e, soprattutto, il siluro del 35', che regala ai suoi il +3 (per il 61-58), pesano come macigni e generano notevole apprensione nei confronti della difesa avversaria (13 punti con 5/8 dal campo, 1 rimbalzo, 3 perse,1 recupero ed 1 assist in 24').
BRIAN SACCHETTI 7
Lascia per l'infuocato ultimo quarto il meglio di una gara fino a quel punto deludente soprattutto dal punto di vista offensivo, a maggior ragione perché non la butta dentro proprio nessuno. Il tre punti del 33', che riporta Roseto in parità (per il 58-58), è, senza mezzi termini, il canestro più pesante del match tanto dal punto di vista tecnico che dal punto di vista psicologico. Rimette, infatti, Roseto in linea con gli avversari, e apre la scia al candelotto che Pastore scaglia un attimo dopo, cambiando radicalmente la gara (8 punti con 2/5 dal campo, 5 rimbalzi, 2 perse, 2 recuperi ed 1 assist in 21'.
COACH FRANCO GRAMENZI 7
Porta a casa, riacciuffandola per i capelli, una Gara 2 diversissima dal primo episodio della serie, nella quale il suo Roseto ci mette indubbiamente del suo commettendo svariati errori difensivi e buttando al vento troppi palloni, e finendo nella rete di un avversario capace di compiere, rispetto alle 48 ore precedenti, un enorme salto di qualità in tutte le fasi del gioco, a partire dalla difesa. Poi l'orgoglio e il rifiuto di concepire la sconfitta fanno in modo di cavare la differenza, ma una serata così nera (6/27 da tre punti, 18 palle perse) sarebbe difficilmente raddrizzabile in un Taliercio che si preannuncia infuocato per Gara 3. Probabilmente, comunque, i campionati si vincono anche così.
Lorenzo Settepanella