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Roseto Basket Story
LA DINASTIA CESTISTICA DEI FERRARO
Carlos Ferraro.
[FIP]


Mamma Yordania Cabrera Valverde, papà Innocenzo, Carlos e Ryan Ferraro.
[Innocenzo Ferraro]


Innocenzo Ferraro.
[Mimmo Cusano]


Il padre è arrivato alla A2, vincendo la B con Teramo, Trieste e Nord Barese. Carlos ha vinto il 3x3 Under 14 a Riccione e andrà a giocare al College Basket Borgomanero. Il merito di averli ‘salvati’ dal calcio? Del prof. Saverio Di Blasio!

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 07 Agosto 2025 - Ore 11:00

“Qualis pater, talis filius”. E per la dinastia cestistica rosetana dei Ferraro è proprio così. 

Poco più di un quarto di secolo fa, ha cominciato papà Innocenzo – lungo di 2 metri, classe 1982 – e da un paio di anni sta continuando il primogenito Carlos, classe 2011 di 190 cm, che pochi giorni fa a Riccione ha vinto sia lo Scudetto di basket 3x3 nella categoria Under 14 (insieme ai compagni di squadra Alessandro Conte, Andrea Di Giacinto, Efrem Teni e Andrea Leoncini) sia la palma di MVP. 

Sotto gli occhi attenti del padre, che da qualche anno è un agente di Polizia Locale a Roseto dopo aver chiuso la carriera di giocatore professionista, Carlos commenta: «Vincere il campionato italiano è stato bellissimo, ma altre due cose mi hanno dato una gioia indescrivibile: vincere anche il titolo di MVP e divertirmi insieme ai miei compagni di squadra». 

Il promettente atleta si era già messo in bella evidenza lo scorso anno, giocando in casa con la Roseto Basket Academy il torneo EYBL (European Youth Basketball League), Superfinal Under 13. La competizione, vinta dagli slovacchi dell’MBA Prievidza nei confronti dei rumeni del Leii Bucarest, lo aveva visto nominato nel quintetto dei migliori, con la palma dei migliore in assoluto, in forza di numeri impressionanti: 24,3 punti, 13,5 rimbalzi e 2,3 assist di media. 

Papà Innocenzo, che in carriera ha ottenuto le prestigiose promozioni in A2 con Teramo, Trieste e Basket Nord Barese, oltre a giocare in A2 col Roseto, rivela un altro punto di contatto fra lui e il figliolo: «Pur avendo dedicato la mia vita al basket, io sono un calciofilo e avevo cominciato con il pallone. Lo stesso aveva fatto Carlos. La persona che ci ha “redento” è sempre la stessa: il professor Saverio Di Blasio, esortandoci entrambi – a me decenni fa e a mio figlio qualche anno fa – a lasciare il pallone, per giocare con la palla a spicchi nella sua Scuola Minibasket Roseto». 

E il consiglio del professor Di Blasio pare aver fatto doppiamente centro, visto che Carlos è stato concupito da tutte le migliori società giovanili d’Italia. 

Il figlio di Innocenzo e della sua compagna cubana Yordania Cabrera Valverde (che ha anche un fratello minore, Ryan, classe 2018) ha quindi fatto la sua scelta e ha le idee chiare, nonostante non abbia ancora 14 anni: «Voglio fare una esperienza fuori casa, crescere ulteriormente e coronare il mio sogno che è diventare un giocatore di basket. Così, quando è arrivata l’offerta del College Basket Borgomanero, che desideravo ricevere, ho accettato». 

Papà Innocenzo benedice e sorridendo chiosa: «Io resto un patito del calcio, ma se questa è la sua scelta va bene così». 

Luca Maggitti Di Tecco
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