Michele Martinelli non ce l’ha fatta a volare su Roseto, il giorno della Befana, in groppa ad una scopa con dietro un passeggero d’eccezione come Petar Naumoski. Il macedone di passaporto italiano ha infatti scelto i dollari e l’Eurolega dell’Ulker di Istanbul, da poco allenata dal “fratacchione” ottomano Ergin Ataman.
Insomma cenere e carbone, finora, per il mercato “pesante” rosetano, visto che Michele Martinelli aveva promesso rinforzi da quintetto entro il 28 dicembre 2003. E i rinforzi non sono arrivati.
Martinelli non ha fissato altre scadenze, pur confermando il lavoro su altre opzioni finalizzate a rafforzare la squadra. Staremo a vedere.
Arriva invece a Roseto, anzi torna, Bruno Impaloni, allenatore con un quarto di secolo speso in cadetteria e con un’ottima parentesi rosetana, dove è prima stato l’assistente di Phil Melillo, poi secondo per uno scorcio di stagione di Demis Cavina e, infine, capo allenatore, dopo l’esonero del giovane Demis, nella stagione 2001/2002, portando la squadra dalla zona retrocessione ai play-off.
Ma Impaloni non torna a Roseto per allenare, bensì ricoprire il ruolo di Team Manager, che all’inizio era stato dell’ex arbitro internazionale Pasquale Zeppillo e poi, per un brevissimo periodo, di Cicconi (a proposito di Cicconi, non si sa ancora che fine abbiano fatto le “vertenze virtuali” della triade Mariani-Francia-Cicconi).
Un ruolo, quello di Team Manager, che serve ad una società che ha un organico giustamente ridotto all’essenziale (trattandosi di una piazza piccola come Roseto), ma che deve necessariamente disporre dei tasselli minimi per far sentire ai giocatori la presenza del sodalizio alel loro spalle, senza che tutta una gestione di rapporti umani e disciplinari gravi sulle spalle del settore tecnico.
Bentornato e in bocca al lupo a Bruno Impaloni.
Per tutti gli appassionati abruzzesi di basket, stasera alle ore 22.15, su ATV7, partitona fra Bologna e Roseto.

Luca Maggitti