Una delle piazze che più manca al basket italiano di vertice, soprattutto vista la sua grande tradizione, è naturalmente quella di Treviso. Perdere la massima serie è stato un bruttissimo colpo per la città veneta, che sta comunque provando a ripartire: dopo un discreto campionato di Serie B, senza però riuscire a fare strada nei playoff, la partecipazione alla prossima A2 Silver (con l'acquisto del titolo di Corato/Nord Barese) è un'ottima base, soprattutto considerando che nella prossima stagione il girone verrà parificato a quello di Gold, e Treviso si ritroverebbe quindi ad un solo gradino di distanza dalla serie A.
Il roster costruito può ambire ad un ruolo da protagonista già in questa stagione. A maggior ragione vista la guida tecnica, affidata a coach Stefano Pillastrini, che può diventare uno specialista delle piazze storiche da rilanciare (a Torino ha vinto l'allora DNA e sfiorato la finale per l'accesso in Serie A, lo scorso campionato). Il coach ferrarese avrà a disposizione un organico di buonissimo livello, con un gruppo futuribile ma già molto competitivo per la Silver.
L'acquisto del play Fantinelli, ad esempio, porta in Veneto uno dei talenti in rampa di lancio (classe 1993) più interessanti della categoria, rodato dalle esperienze a Mirandola e Recanati e già consacrato come uno dei migliori registi nostrani del torneo. Ma occhio anche ad altri due innesti italiani di livello per la Silver, come Augustin Fabi (esterno italo-argentino visto nelle ultime stagioni a Reggio Calabria) e Tommaso Rinaldi, che ricopriranno rispettivamente il ruolo di 3 e 5 da quintetto. E se l'ex reggino può definirsi uno specialista della categoria, per il lungo romagnolo si tratterà del primo salto "all'indietro" dopo una lunghissima militanza nell'attuale A2 Gold (cinque squadre diverse nelle ultime cinque stagioni, sempre con buone cifre, l'ultima a Brescia), con esperienza e doti tecniche necessarie per ricoprire un ruolo da protagonista, seppur non si parli di un pivot d’area vero e proprio.
Lo starting five della De' Longhi è completato dai due americani, entrambi semi-sconosciuti al pubblico nostrano. Il vantaggio è però quello di inserirli all'interno di un solido nucleo italiano, senza quindi dover dipendere eccessivamente (almeno sulla carta) dalla vena offensiva degli "strangers". Che comunque rappresenteranno probabilmente la chiave per trasformare Treviso da buona squadra a pretendente per i primi posti: missione che toccherà a Coron Williams, guardia del 1989 proveniente dal college di Wake Forest, ed all'ala forte Marshawn Powell, che rispetto al neocompagno di squadra può vantare un anno nel Vecchio Continente, con buone cifre tra Ucraina e Lituania.
Risorse importanti per il coach ferrarese anche dalla panchina, soprattutto tra gli esterni: un cambio come Mauro Pinton è lusso che possono permettersi in pochi a questo livello, con il regista veneto impiegato stabilmente nelle ultime stagioni in A, o ai vertici della Gold. Possibile che lo si veda in campo anche assieme a Fantinelli, pur se il backcourt trevigiano è completato da un altro buon elemento come Negri, che ha già dimostrato di tenere ampiamente la categoria (promozione con Trento, buona annata a Lucca) prima di concedersi un anno con pochissimo spazio in Serie A, alla Virtus Bologna. Un po' meno profondo il reparto lunghi, che dietro i due titolari si compone dell'ala/pivot campana Cefarelli (Campione d’Europa con l’Under 20 italiana la scorsa estate, ma poco impiegato in Gold tra Capo D'Orlando e Napoli), che avrà un'importante occasione per tenere il campo a livello senior, e del giovane Vedovato (classe 1995), prodotto del vivaio ed unico riconfermato della passata stagione di Serie B assieme all'altro under Busetto (sesto esterno).
Senza investimenti folli sul mercato, Treviso ha dunque costruito una squadra competitiva, equilibrata e con tanti giovani interessanti uniti a giocatori d'esperienza. Sulla carta, un mix che può tranquillamente valere uno dei quattro posti playoff. Il vero obiettivo della società veneta resta però quello di consolidarsi e, a livello tecnico e societario, provare un passo alla volta a riportare una piazza dalla grandissima tradizione ai vertici del nostro basket.
ARRIVI
Augustin Fabi (3, ITA/PASS, 1991, 1.99) Viola Reggio Calabria (Italia - A2 Silver)
Dario Cefarelli (4-5, ITA, 1993, 1.99) Expert Napoli (Italia - A2 Gold)
Matteo Fantinelli (1-2, ITA, 1993, 1.95) Basket Recanati (Italia - A2 Silver)
Marshawn Powell (4, EXTRA, 1990, 2.01) Pieno Zvaigzdes (Lituania)
Matteo Negri (3, ITA, 1991, 1.94) Granarolo Bologna (Italia - Serie A)
Mauro Pinton (1, ITA, 1984, 1.85) Sigma Barcellona (Italia - A2 Gold)
Tommaso Rinaldi (4-5, ITA, 1985, 2.06) Centrale del Latte Brescia (Italia - A2 Gold)
Coron Williams (2, EXTRA, 1989, 1.86) Wake Forest (NCAA)
PARTENZE
Simone Cortesi (3-4, ITA, 1985, 1.96) Virtus Bergamo (Italia - Serie B)
Nicolò Cazzolato (1-2, ITA, 1989, 1.93) Montichiari (Italia - Serie B)
Matteo Raminelli (4-5, ITA, 1983, 2.03) Oderzo (Italia - Serie C)
Edoardo Rossetto (2, ITA, 1994, 1.96) San Vendemmiano (Italia - Serie C)
Daniele Masocco (1-2, ITA, 1993, 1.85) San Vendemmiano (Italia - Serie C)
Ivan Gatto (4-5, ITA, 1978, 2.06) Petrarca Padova (Italia - Serie C)
Daniele Parente (1, ITA, 1978, 1.90)
Matteo Maestrello (3, ITA, 1981, 1.97)
Roberto Prandin (1-2, ITA, 1986, 1.88)
Ariel Svoboda (2, ITA/PASS, 1985, 1.92)
Denis Marconato (5, ITA, 1975, 2.11)
ROSTER
FANTINELLI-C.WILLIAMS-FABI-POWELL-RINALDI
PINTON-Busetto-NEGRI-CEFARELLI-Vedovato
Coach: PILLASTRINI
(In MAIUSCOLO i nuovi acquisti; in rosso gli atleti extracomunitari, in verde gli atleti passaportati)
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Il Mohicano del Basket [Stefano Blois]
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