Come per Sassari, un'altra società in rampa di lancio che sta velocemente avanzando nella griglia del nostro basket è Reggio Emilia. Tornata in Serie A nel 2012, la società emiliana ha inanellato due ottimi campionati, l'ultimo in particolare, con semifinali di Coppa Italia e quarti di finale playoff. Ma soprattutto vincendo l'Eurochallenge, e riportando così un trofeo continentale in Italia. Chiari segnali di una crescita costante, che si basa su un progetto societario ben definito, con uno spazio importante riservato agli italiani ed ai giovani (spesso entrambe le cose insieme).
Non è un caso che tra le società di vertice, la Grissin Bon sia stata l'unica ad optare per il 5+5, con addirittura un solo extracomunitario nel roster. Eppure l'organico messo in piedi dalla dirigenza emiliana si candida comunque come uno dei migliori del campionato, nonostante un'età media piuttosto bassa in molti ruoli-chiave. Merito innanzitutto del forte gruppo di italiani, a cominciare dal playmaker Andrea Cinciarini, che a Reggio ha trovato la definitiva consacrazione imponendosi come regista di alto profilo (e guadagnandosi il posto da titolare in Nazionale). L'acquisto di maggior rilievo sul mercato nostrano è stato invece quello di Polonara, che alla Grissin Bon avrà spazio (sarà l'ala forte titolare) ed ambiente ideali per esplodere definitivamente. Anche perché Il lungo marchigiano è uno degli elementi su cui la società emiliana vuole puntare a lungo termine, considerando le qualità tecniche e la giovane età (classe 1991) dell'ex teramano.
L'elenco non è certo finito qui: notevoli sono stati i progressi di Riccardo Cervi nell'ultima stagione, con il lunghissimo (216 cm) pivot 23enne, reggiano doc, che sta iniziando ad incidere anche nella metà campo offensiva. E nel prossimo campionato, coach Menetti (confermatissimo ed artefice della scalata reggiana fin dall’anno della promozione) gli garantirà un ruolo di rilievo, con una spinta mentale in più derivante dalla buona estate con la Nazionale. Due progetti interessanti riguardano anche gli esterni Mussini e Della Valle, il cui impatto sulla prossima stagione è uno dei motivi di maggiore curiosità. Il play tascabile (18 anni, 182 cm e solo 63 kg di peso) ha letteralmente dominato l'Europeo Under 18, confermando le ottime referenze che girano su di lui da qualche anno. E già nella passata stagione tenne egregiamente il campo nelle Final Eight di Coppa Italia, spedito addirittura in quintetto base da coach Menetti viste le numerose assenze. Della Valle è invece chiamato alla prima vera esperienza europea, dopo il percorso NCAA vissuto negli Stati Uniti.
Detto dei tanti giovani italiani, la Reggiana punterà forte anche su due prospetti europei. A dimostrazione di ciò, i due slot stranieri occupati da giocatori giovanissimi, sui soli cinque a disposizione. Uno è il lettone Ojars Silins (momentaneamente infortunato), svezzato e cresciuto in casa da Reggio Emilia, già positivo negli ultimi due anni ma con l'interessante prospettiva di convertirlo definitivamente in ala piccola (dovrebbe essere il 3 da quintetto). Ruolo non facile, anche perché occupato nella passata stagione da James White, che aveva trascinato offensivamente i suoi. L'altro è il lungo Pechacek, liberato un po' a sorpresa dalla Virtus Bologna dopo un'ottima trafila nelle giovanili bianconere.
A completare un gruppo così folto di giovani (che si completa con il centro Giovanni Pini), tre veterani di lusso. Il colpo a sensazione è stato quello di Drake Diener, in assoluto uno dei giocatori di punta del nostro campionato, reduce da un fantastico triennio in quel di Sassari. Sarà la prima opzione offensiva dei biancorossi sul perimetro, supportato dall'intramontabile Rimas Kaukenas in versione sesto uomo. E al fianco della colonna storica di Siena è arrivato un altro lituano dal pedigrèe importante: il centro Darjius Lavrinovic, che porterà esperienza (e notevoli doti offensive) sotto canestro in un reparto piuttosto giovane, completandosi benissimo per caratteristiche con Cervi. I problemi fisici occorsi al lungo lituano hanno costretto la dirigenza a correre i ripari, ed il risultato è stato piuttosto sorprendente: in casa Grissin Bon è infatti arrivato il gemello Ksistof, altro giocatore di valore notevole e cinque volte Campione d'Italia con Siena. Per il momento dovrà semplicemente sostituire il fratello, ma non è escluso che con il passare della stagione i due possano addirittura coesistere (e Reggio avrebbe la possibilità di inserire un ulteriore straniero, passando al 3+4).
Un pacchetto che innalza drasticamente il talento a disposizione di coach Menetti, che può disporre di un roster di primo livello, per qualità e profondità. E l'obiettivo di Reggio Emilia è proprio quello di regalarsi una stagione di vertice, continuando nel proprio interessante progetto, e magari togliendosi qualche soddisfazione in Eurocup. Visti i nomi a disposizione, dovesse vincere le scommesse più rischiose, riuscirci è tutt'altro che utopia. Anche perché, l'ambizione della società e gli ottimi risultati raggiunti fin qui stanno letteralmente impennando l'entusiasmo di un pubblico storicamente molto appassionato.
ARRIVI
Drake Diener (2, EXTRA, 1981, 1.96) Banco di Sardegna Sassari (Italia - Serie A)
Achille Polonara (4, ITA, 1991, 2.05) Cimberio Varese (Italia - Serie A)
Darjus Lavrinovic (5, COM, 1979, 2.12) Budivelnik (Lituania)
Adam Pechacek (4-5, COM, 1995, 2.07) Granarolo Bologna (Italia - Serie A)
Ksistof Lavrinovic (5, COM, 1979, 2.12) Valencia (Spagna - ACB)
PARTENZE
James White (3, EXTRA, 1982, 2.01) Unics Kazan (Russia)
Ariel Filloy (1, ITA, 1987, 1.90) Giorgio Tesi Group Pistoia (Italia - Serie A)
Angelo Gigli (5, ITA, 1983, 2.09) EA7 Milano (Italia - Serie A)
Greg Brunner (5, COM, 1983, 2.03)
Troy Bell (1-2, EXTRA, 1980, 1.85)
Matteo Frassineti (2-3, ITA, 1987, 1.95) Fulgor-Libertas Forlì (Italia - A2 Gold)
ROSTER
A.Cinciarini-D.DIENER-Silins-POLONARA-K.LAVRINOVIC
Mussini-DellaValle-Kaukenas-Antonutti-PECHACEK-Pini-Cervi-D.LAVRINOVIC
Coach: Menetti
(In MAIUSCOLO i nuovi acquisti; in rosso gli atleti extracomunitari, in blu gli atleti comunitari.)
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