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Giovedì, 28 Marzo 2024 - Ore 19:26 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Amici di Roseto.com
PAOLO MARIA SALLADINI: YOU’VE GOT A FRIEND.
Roseto, 2017. Paolo Maria Salladini, con il libro ‘Il Cuore del Roseto’ di Luca Maggitti.

Iraq, 2003. Paolo Maria Salladini, allora Colonnello dell’Esercito Italiano, con alcuni giovani iracheni.

Sicilia, 2015. Paolo Maria Salladini scherza con Pif, sul set del film ‘In guerra per amore’.

Il Generale in pensione, tifosissimo del Roseto Sharks, un disco e un libro. Il suo pensiero.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Giovedì, 05 Dicembre 2019 - Ore 19:15

Il sole sta già calando dietro il Borgo di Montepagano e le prime ombre della sera avvolgono timidamente le strade e le piazze di Roseto degli Abruzzi, quando mi metto in auto e riprendo la strada per il Nord-Est d’Italia, dov’è ormai la mia residenza da circa quarant’anni…

Non nego che, come al solito, un groppo alla gola mi assale… assassino  e senza preavvertimenti di sorta, ma questo – lo so bene – fa ormai parte del consueto rituale ogni volta che mi separo, dopo esserci tornato, dai miei lidi patrii abruzzesi.

Anche questa volta è così, ma forse questo momento sarà meno traumatico perché come me ho due strumenti molto preziosi, realizzati da uno dei miei pochi amici rosetani (e di cui vado oltremodo orgoglioso), con il quale mi vedo ogni volta che torno.

Mi riferisco naturalmente al Direttore di questo giornale online, Luca Maggitti (Luchino per i suoi Amici più stretti), con il quale mi piace conversare sui fatti della vita, senza tralasciare il nostro amato sport che è la pallacanestro, con le vicissitudini degli Sharks in posto di rilievo.

Anche questa volta abbiamo santificato l’evento seduti attorno a un tavolo di una nota location culinaria della vicina Notaresco (l’Osteria dei Sani, a me particolarmente cara), dove atmosfera, palato, citazioni dialettali e argomentazioni di vario genere trovano un connubio davvero esaltante!

Nell’occasione, ho preso da Luchino una copia della sua ultima fatica editoriale “La Legione Straniera” e un copia del CD “Italian Journey”, di “Brandon Sherrod & The Sharks”, ideato e prodotto da lui.

Lì per lì la cena, con il suo carico di chiacchiere, ha preso il sopravvento. Poi, tornato nella casa rosetana, ho sfogliato – una prima volta, frettolosamente e sommariamente – le pagine del libro mentre il giorno dopo, quando ho intrapreso il mio viaggio di ritorno, verso Grottammare, immerso in una galleria, ho iniziato l’ascolto del disco.

Il tempo delle prime note musicali e... boom: il cervello sembra scoppiarmi e mille sensazioni mi attanagliano.

È come quando si vive in una situazione ambientale particolare, frutto dell’attenzione massima che tu devi porre in essere sempre giorno e notte, per proteggerti da possibili attentati o azioni terroristiche; questa cosa ti avvolge mettendoti addosso una pressione bestiale e la tua adrenalina va a mille.

So di cosa parlo, perché quei momenti li ho vissuti anni fa, nei miei trascorsi professionali iracheni, soprattutto dopo il tragico attentato di Nassiriya, quando mi recavo vicino al Municipio della città in forza del mio incarico di Vice Governatore, per le difficili attività di ripresa della quotidianità cittadina.

Questa volta, naturalmente, è diverso. È una sensazione forte, ma legata a ricordi dolci, ai momenti trascorsi vicino agli Sharks nella loro memorabile e indimenticabile cavalcata in Serie A1 dal 2000 al 2006, quando ho riscoperto un attaccamento alla mia terra più forte che mai.

Tanti Rosetani ho rincontrato in quegli anni, nelle mie consuete venute a Roseto ogni volta che si giocava in casa, e tra questi mi piace ricordare sia il compianto Presidente Domenico Alcini sia l’amico Nicola Mariani, scomparso tragicamente insieme ad altri in un incidente stradale accaduto fatalmente nel cuore della notte, mentre rientravano da un torneo precampionato degli Sharks a Veroli.

Boom: ancora una volta nel mio cervello molteplici sensazioni mi assalgono, tra una galleria  e l’altra dell’autostrada, mentre ascolto il primo pezzo del disco, che si chiama “You’ve got a Friend” e che – tradotto in italiano – dice: “Quando sei giù, pieno di problemi e hai bisogno di un aiuto e niente, niente va nel modo giusto, chiudi gli occhi e pensami e subito io sarò lì, per illuminare anche le tue notti più buie”.

Immagini, volti, sorrisi, euforia, imprecazioni, frastuono del palasport, la cena rituale del venerdì e quella frugale a base di arrosticini e birra la domenica sera dopo la partita, nello “stagnaccio” a due passi dal Palasport...

Ah, mondo crudele: dai tanto, ma togli anche tanto!

You’ve got a Friend...

Grazie, Luchino. Perché solo nel buio di una notte novembrina, tornando nella mia casa al Nord, dopo aver lasciato le mie radici rosetane, ho compreso appieno il significato di queste tue opere.

ROSETO.com > Archivio
IL GENERALE
Paolo Maria Salladini


29 agosto 2003
ESCLUSIVO. IL “ROSETO” CHE PROFUMA FINO IN IRAQ.
Il Colonnello Salladini, tifosissimo rosetano, ci scrive dalla sua missione in Iraq. Da non perdere.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=187

10 novembre 2015
PAOLO MARIA SALLADINI: OTTOBRATA IN UNIFORME, INSIEME A PIF.
Il generale in pensione, tifosissimo del Roseto, ha curiosato sul set di ‘In guerra per amore’. In calce il suo precedente articolo, che ci inviò dall’Iraq nel 2003 quando era colonnello in servizio.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=14470

Paolo Maria Salladini
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