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Mercoledì, 24 Aprile 2024 - Ore 7:35 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie A2 Est – Roseto Sharks
DA CANI MALATI A EROI
L’urlo del Roseto, vittorioso contro Ferrara.
[Cusano Photo]


Lettera aperta a proprietà, dirigenza, staff tecnico e giocatori del Roseto Sharks.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 08 Febbraio 2020 - Ore 17:45

Occhi bassi, spalle curve, piedi che quasi inciampano, mani che tremano. La Legione Straniera che lo scorso campionato ha fatto sognare una città, contro Ravenna sembrava un manipolo di soldati fatti prigionieri, che aspettavano solo di essere trasferiti al campo di detenzione.

Bastava osservare e comprendere il famoso “linguaggio del corpo”, per capire che contro la capolista, mercoledì scorso, il Roseto non avrebbe mai vinto. Troppo forti loro? Certo, sulla carta. Ma le partite si giocano sul parquet. E sono quelle senza storia a fare la storia.

E allora chiedo, ai giocatori, ma pure al coach e al suo staff e alla dirigenza, per finire alla proprietà: Roseto Sharks, credi ancora nella salvezza?

Credi ancora di poterti salvare, nonostante una stagione in cui, finora, tutto è andato storto, le scelte fatte non hanno praticamente mai premiato e tutte le scommesse sono finora da considerarsi perse?

Lo ripeto: Squali, credete ancora nella salvezza?

Lo chiedo a ognuno di voi, perché l’assunzione di responsabilità è personale e senza quella il beneficio per il gruppo non arriva.

Ci credete ancora?

Se credete sia ancora possibile salvarsi (all’ultimo minuto dell’ultima partita utile), come dichiarato in precampionato, allora è ora di cambiare marcia. Dopo aver perso troppi treni.

Se ci credete ancora, nonostante mezza squadra infortunata, dovete trasformare il vostro sincero, leale e forte desiderio di vittoria in prestazione, sfruttando appieno il vostro potenziale.

Non vi chiedo di essere arrabbiati e di agire d’impulso, anche perché non è una gara “dentro/fuori” (e, forse, neanche lì servirebbe).

Vi chiedo di desiderare la vittoria. Di desiderare davvero di tornare a vincere, dopo 7 sconfitte consecutive.

Vi chiedo di battervi su ogni singolo pallone, come fosse un mattone. Che non va ammucchiato, bensì utilizzato per  costruire il muro della salvezza.

Io posso chiedervelo, ma il desiderio deve essere il vostro. Nessun fattore esterno potrà darvi la motivazione. I tifosi potranno sostenervi, ma non sono voi, non scendono in campo.

Alla base di un auspicabile cambio di marcia c’è la presa d’atto, di ognuno di voi, che questa è la squadra che arriverà al termine del torneo e che il potenziale di ognuno può essere espresso in campo nella sua interezza, se spinto dall’incrollabile desiderio di vittoria.

Un desiderio che dovrebbe farvi brillare gli occhi, invece di abbassare lo sguardo di fronte all’avversario, arrendendosi in modo preventivo.

Ce lo avete ancora, quello sguardo?

Occhi che brillano, desiderio di vittoria, attenzione ai dettagli e volontà di gruppo di portare questa motivazione avanti nelle 10 partite che restano, affinché alla fine tutti possano dire: “Non posso rimproverarmi nulla, ho dato tutto alla causa comune che ho abbracciato firmando per il Roseto”.

Sharks, ve la sentite?

Nel Lido delle Rose si gioca a basket da 99 anni e la gente ha occhio. Sa cioè riconoscere l’impegno vero, leale, assoluto. E lo supporta, nonostante le molte delusioni di questo torneo.

A voi, dunque, trasformare il desiderio in vittoria, per tornare ad avere il pubblico dalla vostra parte, prezioso alleato nella corsa verso la salvezza.

Sulla carta la squadra è debole e falcidiata dagli infortuni? Non ci interessa, perché si gioca sul parquet.

Qui, a Roseto degli Abruzzi, una squadra definita dal proprio play, Leo Busca, “il gruppo dei cani malati” (ampiamente la più scarsa della Serie A1 2005/2006), seppe salvarsi sul campo all’ultima giornata, battendo 84-80 Capo d’Orlando in un PalaMaggetti tutto esaurito (anche per l’ingresso gratuito deciso dalla Società).

Prima di arrivare a quella partita, però, furono altre le vittorie che consentirono la gara “vivi o muori” dell’ultima di campionato.

Ne ricordo almeno due, importantissime: una trasferta vinta a Reggio Calabria e la fondamentale partita vinta in casa contro la Virtus Bologna, alla penultima di campionato (chi vuole, può leggere gli articoli delle due imprese in calce a questo pezzo).

In quelle (e in altre) partite, giocatori che mai avrebbero pensato di calcare i parquet della massima serie si trasformarono in guerrieri (Chiavazzo, Grillo, Campana e altri) utilissimi alla causa rosetana.

Per andare a Reggio Calabria, la squadra, allenata da coach Attilio Caja, affrontò una trasferta di due giorni con tappa intermedia a Cosenza, se ben ricordo. E dopo la vittoria, coach Zorzi, che allenava Reggio Calabria, fece i complimenti al Roseto e alla sua incredibile determinazione.

Quella squadra giocò diverse partite con un solo straniero – il dominicano Jack Martinez, dopo l’infortunio di Flores e la frattura di una mano capitata a Capel – e contro la Virtus Bologna poté contare su una rotazione a 6 (con qualche minuto dei soldati semplici), ma riuscì a salvarsi.

Insomma: la storia dice che è possibile essere la squadra meno competitiva (o “più scarsa”) sulla carta e vincere lo stesso, grazie a un fortissimo desiderio di vittoria e a una incrollabile determinazione, applicata alle cose da fare in campo.

Vi prego, dimostratelo.

ROSETO.com > Archivio
Serie A 2005/2006


10 febbraio 2006
Serie A – Roseto Sharks
ROSETO PROFUMA MEGLIO
Sharks avanti anche di 24, poi vincono 76-83 e ribaltano la differenza canestri. Martinez 18 punti, 14 rimbalzi e 31 di valutazione, Capel 17 punti, 14 rimbalzi e 31 di valutazione. Chiavazzo (3/3) uomo contropiede!
https://www.roseto.com/scheda_news.php?id=3280

4 maggio 2006
Serie A – British Telecom Roseto
CANI MALATI… ANZI EROI!
Roseto commovente batte la Virtus Bologna.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=3547

Luca Maggitti
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