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Giovedì, 25 Aprile 2024 - Ore 9:53 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

VisitRoseto.it
VI PIACE O NON VI PIACE IL NUOVO MARCHIO? VOTATE IL NUOVO SONDAGGIO SU ROSETO.com!
Il nuovo marchio del sito www.visitroseto.it.

Continuano le polemiche per il prossimo restyling del sito www.visitroseto.it e soprattutto per il nuovo marchio. Comunque la pensiate, votate il sondaggio su Roseto.com. Quanto ai governanti, dati alla mano: più studio e meno sicumera.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Martedì, 28 Marzo 2023 - Ore 01:30

Cominciamo dalle basi, abbeverandoci alla fonte del vocabolario della lingua italiana Treccani.

LOGOTIPO / LOGO
Nel linguaggio della pubblicità, il modo particolare con cui sono tracciati i segni grafici del nome di una azienda o di un prodotto, e che di solito ne costituisce anche il marchio. Spesso abbreviato in logo.

MARCHIO
Contrassegno originale, grafico o figurativo, applicato ai prodotti di un’impresa per distinguerli da prodotti simili di altrui fabbricazione (m. di fabbrica), o sugli imballaggi di prodotti agricoli per garantirne l’identificazione o le caratteristiche o applicato su beni di altrui produzione dall’impresa che funge soltanto da rivenditore (m. di commercio); il m. di servizio (che, in mancanza del supporto di un prodotto, è usato essenzialmente nella pubblicità o su strumenti o cose che costituiscono l’oggetto del servizio) è invece destinato a distinguere l’attività di imprese di trasporti, pubblicità, costruzioni, assicurazioni e credito, spettacolo, radio e televisione e simili. Si distinguono inoltre m. individuali, relativi a imprese singole, e m. collettivi, relativi a prodotti analoghi di un’intera categoria di imprese, con la finalità di garantire agli acquirenti l’origine (m. d’origine) o la qualità (m. di qualità) di prodotti commerciali di facile sofisticazione; quanto alla forma, si hanno m. nominativi, emblematici e misti, secondo che riproducano il nome (ditta) o la sigla dell’impresa, una frase o un motto, o un disegno di fantasia. Di solito, il marchio è brevettato (si dice allora m. registrato o depositato), e quindi di uso esclusivo e legalmente protetto per 10 anni dalla registrazione (salvo rinuncia).  


Il marchio (scritta + elementi grafici o logo) del rinnovando sito www.visitroseto.it continua a far discutere e, dopo la satira con il Sindaco Nugnes novello “Asterisco il gallico”, arriva il momento delle rampogne di alcuni componenti della società civile rosetana – anche qualificata nel merito, come pittori – che per protesta hanno inserito nella loro immagine profilo di Facebook il vecchio marchio di Roseto degli Abruzzi, ideato nel 1960 dal giovane – e allora sconosciuto cantautore, ma grafico pubblicitario – Gino Paoli, ingaggiato dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e contattato dal compianto Luigi Braccili.

Di queste cose, trovate approfondimento negli articoli in calce tratti dall’archivio di Roseto.com.

Per il nuovo marchio e il nuovo sito VisitRoseto.it, il Comune non si è affidato a Gino Paoli – che ormai, da anni, fa altro – ma ha recepito il preventivo dell’agenzia di comunicazione “Blumuulab snc di Di Marcantonio, Recchia e Barnabei”, che – stando a quanto riportato dal collega Luca Venanzi sul quotidiano Il Centro – per la somma di 53.000 euro rifarà il sito, compreso il nuovo marchio che è una parte del compenso.

Come in ogni argomento senza forti barriere all’ingresso, tutti dicono la propria. Non trattandosi di trapianto di cuore o di costruzione di satelliti, ognuno ovviamente si sente libero di dire se il marchio gli piace o meno. Ci sta. Viva la libertà.

Trattandosi poi di politica, la maggioranza si fa forza a colpi di like – anche ricorrendo al parentado e alla colleganza – battendosi le mani e facendosi i complimenti a vicenda per la scelta, mentre l’opposizione spernacchia il marchio dell’asterisco. Ci sta. È la democrazia.

Ognuno la pensi come vuole. Solo una cosa non apprezzo, oggi parlando di turismo come la scorsa estate trattando di cultura: la sicumera dei governanti addetti al ramo, che affermano che a Roseto “non c’era niente” e che nulla si fa da troppi anni, facendo perciò passare le loro normali iniziative come pazzeschi progetti, degni di applausi da far slogare i polsi.

Orbene: quando si hanno incarichi di governo, l’unica cosa è studiare, se non si è già necessariamente competenti e/o acculturati (e anche se lo si è tocca studiare sempre, incessantemente). Quando ero Capo di Gabinetto del Sindaco ho molto studiato cosa hanno fatto quelli che c’erano prima di noi, stropicciandomi gli occhi di fronte a tante cose belle realizzate. E rispettandone sempre l’operato.

Per questo mi viene l’orticaria quando leggo di assessori che criticano il passato del loro settore e che mai – o quasi mai – hanno fatto vita comunitaria, prima di avere l’incarico. E allora mi ripeto: il fatto che eravate impegnati a scuola, all’aperitivo o in altri luoghi, non vi autorizza a dire che prima a Roseto degli Abruzzi non c’era nulla o nulla si è fatto. Perché offendete la memoria di gente che merita rispetto, come voi, e che molto ha fatto, se è vero che – per dirne una – nel 2010 Roseto degli Abruzzi sorpassò per indicatori Istat la città di Giulianova, diventando la prima città delle sette sorelle della costa teramana (luogo in cui si sviluppa il 55% del turismo d’Abruzzo, contro il 15% a testa delle altre 3 provincie).

Chi oggi parla di turismo governando l’assessorato e avendo nel suo curriculum la gestione di un negozio (utile, ma non sufficiente), sa che oltre 20 anni fa a Roseto degli Abruzzi fu organizzato un convegno sul turismo con relatori internazionali tra i quali il TUI (Tourism Union International): all’epoca la più grande compagnia di viaggi e turismo del mondo?

Come fate ad affermare che a Roseto nel turismo non si è fatto mai nulla, quando si tratta della prima voce di PIL cittadino e, semplicemente, basta guardare lo sviluppo cittadino dell’ultimo mezzo secolo? Perché dovete fare queste brutte figure?

Studiate, prima di avventurarvi in dichiarazioni tranchat. Nel turismo come nella cultura e in altre branche qualificanti della storia cittadina. Ripeto: è un fatto sia di rispetto per chi c’era prima sia di oggettività dei fatti. OK, siete giovani, OK siete inesperti, ma dire che prima di voi Roseto era una sorta di Kabul dei talebani con in più il mare non vi rende onore. E anzi vi rende ridicoli, oltre che ignoranti (nel senso che ignorate fatti e accadimenti e scambiate questo ignorare come il deserto dei tartari che non c’è mai stato).

Lo sa l’attuale Assessora al Turismo che tra i componenti della Consulta Permamente sul Turismo, 20 anni fa, c’era suo padre? E che tra le meritorie cose promosse da quei componenti ci fu un convegno di livello internazionale, intitolato: “1^ Conferenza. Turismo e Sviluppo Economico. Idee, progetti, azioni per Roseto degli Abruzzi”?

E sapete chi furono i relatori di quel convegno del 2002? Vi scrivo qualche nome, con i relativi incarichi di allora: Antonia Camarra – Dirigente, Istituto Doxa Spa; Petra Giacone – TUI (Primo Tour Operator Europeo) Environmental Management Programme; Laura Schiff – Dirigente Qualità Aree Turistiche, Regione Emilia Romagna; Giovanni D’Agliano – Direttore, APT Costa degli Etruschi; Ario  Locci – Amministratore Delegato, Consorzio Tirreno Promo Tour; Federico Nucca – Direttore Marketing, Naar Tour Operator; Paola Colla – Consulente, Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni; Antonio Percario – Responsabile Sviluppo, Italian Leisure Group.

Avete letto bene i nomi e gli enti? Fatelo voi, attuali governanti, un convegno così. Ne siete capaci?

Oppure credete che la politica turistica si fa con un marchio e un sito ristilizzati?

Ma voi lo sapete chi, oltre 20 anni fa, ha scritto l’unica brochure – in italiano, inglese, tedesco – intitolata “Il Centro delle Emozioni” e divulgata alla BIT (lo sapete cos’è la BIT, vero?). Il sottoscritto. Gratis, nell’ambito del suo ruolo di Capo di Gabinetto dell’allora Sindaco Franco Di Bonaventura e del relativo stipendio di circa 1.300 euro netti mensili per 13 mensilità.

Strepitate di meno, fate un bel controllo dei costi, valutate bene cosa offre il mercato (e quanto costa) e poi abbiate la compiacenza (che si chiama garbo istituzionale) di accettare soprattutto (soprattutto) le opinioni di chi non la pensa come voi. E che almeno in un paio di occasioni vi ha fornito consulenze gratuite per amore di Roseto.

Una domanda, una sola domanda ai governanti che hanno una impresa, azienda, negozio o altro: avreste speso 53.000 euro per rifare un sito internet già sufficientemente generoso di informazioni, compreso il restyling del marchio? Se fossero stati soldi vostri, privati, avreste speso questa cifra?

Ve lo chiedo da ignorante e incompetente, visto che nel mio curriculum professionale posso annoverare soltanto la creazione degli uffici marketing e comunicazione di Cordivari (Anni 90) e Quartiglia (fine Anni 90).

Dunque andate, studiate, abbiate l’umiltà di sapere che prima di noi ci sono stati rosetani magnifici (uno per tutti: Luigi Braccili), dai quali possiamo imparare moltissimo. A patto di studiare.

Così potrete, ad esempio, scoprire che Giannì Minà – morto poche ore fa – è stato premiato con la Rosa d’Oro alla carriera al festival cinematografico Roseto Opera Prima. Era la 9^ edizione, svoltasi dal 14 al 24 luglio 2004.

Ricordo che quell’anno intervistai per ATV7 Marco Bellocchio, Rosa d’Oro alla carriera a margine della proiezione del suo “Buongiorno, notte”, che fu uno degli eventi speciali della kermesse dedicata alla settima arte. Un altro fu la proiezione del film “I diari della motocicletta”, con la Rosa a Minà.

Ripenso a serate come quelle e mi viene in mente l’edizione 2022 del Festival Roseto Opera Prima, che come tutte le altre edizioni ha diritto di esistenza (nonostante non sia stato irresistibile, per film in concorso ed eventi fuori concorso, e comunque spacciato come “la prima edizione di un certo livello”, scatenando diffusa ilarità), ma che probabilmente si ricorderà solo per il mirabolante rendiconto economico, con l’eccezionale buco gestionale sopportato da un privato meritevole senz’altro del Premio Oscar per il mecenatismo.

Ma lo sapete – e qui mi fermo, che altrimenti troppe altre cose avrei da dire – che fra i componenti della Consulta Permanente per la Cultura di oltre 20 anni fa c’erano intellettuali come Mauro Laeng e artisti come Bruno Zenobio? E qualcuno del sottogoverno ancora a dire  che a Roseto per l’arte non si è mai fatto nulla? Ma lo sapete chi sono Mauro Laeng e Bruno Zenobio? Ma lo sapete dove ha esposto il rosetano Zenobio, riconosciuto maestro mondiale dell’arte musiva? Andate, leggete, informatevi. E ricalibrate le esternazioni.

Ma lo sapete che nella civica biblioteca è venuto Mario Luzi? E che le sue liriche furono lette da Renato De Carmine? Lo sapete chi sono Luzi e De Carmine? Se non lo sapete dovete impararlo, governando soldi pubblici e avendo l’onore e l’onere di conservare la nostra memoria collettiva. Vi paghiamo con le nostre tasse anche per questo.

Capite, adesso, perché bisogna studiare di più e parlare di meno, coltivando l’umiltà al posto della sicumera?

C’è un solo problema. Studiare vi farà capire l’immensa mole di cose che Roseto degli Abruzzi – grazie a tante donne e uomini meritevoli – ha messo in piedi dal 1860 ad oggi. E il paragone con tante cose oggi propinate sarà impietoso. E questo vi farà stare male e sentire piccoli. E però vale comunque la pena, perché puntare progressivamente a fare cose più “alte” vi renderà più umili e migliori.

Siete giovani e – seppure a volte un po’ arroganti e “gallettari” (non tutti, per fortuna) – non siete cattivi. Provateci!

Forza e coraggio.

E adesso veniamo alle cose serie!

Roseto.com ha pensato di lanciare un sondaggio relativo al marchio di Visit Roseto, con 3 risposte positive, 1 risposta neutra e 2 risposte negative.
Si vota sulla home page, colonna di destra, del sito.
Votate, votate, votate!

SONDAGGIO
VisitRoseto.it: che effetto ti fa il nuovo marchio?
Mi manda in visibilio.
Mi manda in solluchero.
Mi manda in brodo di giuggiole.
Mi lascia indifferente.
Mi rende triste.
Mi fa andare di corpo.


ROSETO.com > Archivio > 31 maggio 2015
Memorie di Luigi Braccili
QUANDO GINO PAOLI DISEGNO’ LOGO E COPERTINA  PER ROSETO
L’articolo pubblicato in prima pagina sul MESSAGGERO Abruzzo mercoledì 24 settembre 2014.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=13800

ROSETO.com > Archivio > 25 marzo 2023
Roseto degli Abruzzi, turismo e satira.
IL LIDO DEGLI ASTERISCHI?
Polemiche in atto per il prossimo restyling del sito www.visitroseto.it, a partire dal marchio che dovrebbe rappresentare la città rosetana. E il sindaco diventa la versione rosetana di Asterix il gallico.
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=20515

Luca Maggitti Di Tecco
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