Non mi stancherò mai di ripeterlo. Roseto, letto al contrario, fa Otesor.
E ho detto tutto.
Certo, Roma fa Amor, ma la Capitale è la Capitale...
Per il resto, Roseto non si batte.
Come in questa domenica di pieno sole, che strizza l’occhio alla Primavera che sta per scollinare. Una domenica che invita il popolo ad uscire dal letargo per tuffarsi nelle vasche virtuali e di parola, intrecciandosi con le 77 palme del lungomare centrale.
Domenica inusuale, con l’amico Luigi Lamonica – arbitro di basket – che una volta tanto non lavora e quindi si gode la giornata. Ormai è cittadino rosetano da qualche mese e si gode anche lui il risveglio di Primavera.
La “vasca” è un continuo salutarsi e fermarsi, cedere al piacere della conversazione, mettendo in castigo il dovere di perdere qualche etto prima del pranzo domenicale.
«Lamò, vimbòqquà...», è la voce di Antonio Di Pasquale (“Lù Boja” per i rosetani), che stringe la mano all’arbitro e gli chiede come mai non sia in giro a dirigere gare. Saputo del turno di pausa, raccomanda un trattamento benevolo per il suo Roseto secondo in classifica, oggi impegnato nel big-match casalingo di DNB contro la capolista Corato. Luigi sorride e risponde che andrà alla partita per gustarsi lo spettacolo, da semplice spettatore.
Insieme a “Lù Boja” c’è Paolo Di Bonaventura, storico animatore della Curva Nord. “Paoletto” oggi è un croupier e gira Italia ed Europa conducendo tavoli da gioco. In gioventù ha pure arbitrato e, nel suo campo, è arrivato anche lui – come Lamonica nel suo – al top. Vedo Luigi e Paoletto vicini e penso fra me e me, col sorriso, al numero di volte in cui l’ultras ha insultato l’arbitro durante qualche partita del Roseto di Serie A. Non dico niente e rido da solo della questione.
Provoco benevolmente “Lù Boja”, per fargli raccontare quando, ospite del fratello a Philadelphia e seduto papale al “Wells Fargo Center”, ha redarguito in malo modo Dirk Nowitzki, mandandolo a quel paese (rimandandolo a Dallas), reo di aver, in un Italia-Germania di qualche tempo prima, rifilato una gomitata cattiva a Gregor Fucka.
Scatto la prima foto di gruppo e ci lasciamo. “Due passi due” ed ecco Dino Mastrocola, Preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Teramo, che si gode il primo sole insieme alla sua signora. Saluti e riflessioni a metà fra basket e università, con Lamonica che incassa i complimenti del professore, appassionato di basket come il figlio Luca, conosciuto ad un corso di scrittura creativa.
Altra manciata di passi ed ecco, splendido nel suo cappotto cammello e con un paio di occhiali da rapper newyorkese, un Pasquale Zeppillo in grande forma. Abbraccio fra allievo (Luigi) e maestro (Pasquale) e qualche chiacchiera sui suoi impegni domenicali (Pasquale lavora oggi nel campo dell’antidoping e deve andare all’Adriatico a seguire la gara del Pescara). Scatta la telefonata ad un amico comune di Sassari, che Luigi passa a uno dei suoi 5 maestri (Pasquale Zeppillo, Alessandro Teofili, Miguel Betancor, Romualdas Brazauskas, dichiarati nel suo libro “Decidere”). Ennesimo incontro denso di sorrisi e calore, altra foto, ennesimo commiato ché i quadrucci in brodo di Mamma Liliana chiamano.
Sulla via del ritorno, al Pontile a Mare, un colosso si staglia all’orizzonte. È Iwan Bisson, altro cittadino rosetano come Lamonica, anche lui intento a godersi il sole del settimo giorno. Altro abbraccio, altra foto fra due “numeri uno” nei rispettivi campi, due “campioni veri” (“campione è oggi parola abusatissima e quindi ingiustamente inflazionata). Già, perché per dire “campione” a qualcuno, se non lo si sta prendendo in giro, ci vogliono i titoli. E Iwan è uno che, a Varese, ha vinto 2 Coppe Intercontinentali, 4 Coppe dei Campioni, 5 Scudetti, 2 Coppe Italia e con l’Italia ha vinto 2 Medaglie di Bronzo ai Campionati Europei, oltre ad aver partecipato a 2 Olimpiadi.
S’è fatta ora di pranzo, Via Seneca chiama. Guadagnamo il tavolo imbandito a passo di carica.
Vivo a Roseto degli Abruzzi. Esisterei in qualsiasi altro posto del mondo, ma non vivrei in nessun altro posto del mondo.
ROSETO.com
Via Seneca [Il privè di ROSETO.com]
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NONNO GIOVANNI VA A VOTARE
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Luigi Lamonica, Antonio ‘Lu Boja’ Di Pasquale, Paoletto Di Bonaventura.
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