Mi telefona un mattino, a sorpresa, Guglielmo Di Paolo, coach di pallacanestro con un passato di pubblico amministratore.
«Verresti a presentare il tuo libro a Penne?»
Ovviamente sì!
Che poi presentare un libro in una città chiamata Penne – diciamolo – ci sta davvero come il cacio sui maccheroni!
Penne me la ricordo perché una ventina d’anni fa, nell’ospedale di quella cittadina adagiata sulle colline pescaresi, Nonno Giovanni aveva subito un intervento per mano del bravo chirurgo rosetano Marino Nardi.
E poi me la ricordo perché sta dopo Loreto Aprutino, salendo dal chilometro lanciato. E a Loreto Aprutino, negli anni, ho fatto più di qualche lavoro con l’ottimo grafico Andreas Waibl, milanese diventato “culiunde” per amore.
Arrivato il giorno – sabato 25 maggio 2013 – mi avvio con buon anticipo, calcolando un’oretta di macchina. Roseto-Pescara Nord in autostrada e poi chilometro lanciato, Cappelle sul Tavo, le belle colline pescaresi e su fino a Loreto Aprutino, attraversandola con il ricordo in testa del bue bianco di San Zopito che si inginocchia davanti alla chiesa, per poi arrivare a Penne.
50 minuti di guida piacevole, che diventa piacevolissima nel misto fra Loreto e Penne, divertendomi a giocare con le marce mentre fendo il mare di verde che mi circonda. Che poi io odio guidare e spostarmi. Ma oggi, evidentemente, no.
Arrivo alla porta di entrata al centro storico e Guglielmo mi aspetta. Parcheggio con vista mozzafiato (qui è bello pure il parcheggio, penso) e poi a piedi oltre la porta, salendo per le viuzze del centro storico, non prima di aver assaggiato un buon caffé di benvenuto.
Il posto in cui presenteremo Samarcanda si chiama “Piazzetta Purgatorio”, è un circolo e mi era simpatico fin da Roseto, perché il nome mi comunica accoglienza e indulgenza per noi peccatori. E chi è senza peccato è un cialtrone bugiardo.
Entro ed è pure meglio. Piccino e colmo di calore, dislocato fra archi e volte, è il tentativo di socializzare che Lina, Silvia, Guglielmo e altri hanno messo su in pieno centro.
Sono le 18 e penso alla “solita” presentazione di libro dalle nostre parti: mezza dozzina di persone. Interessate quando va bene. Invece il posto si riempie. Certo, è piccolo, ma alla fine saremo una ventina. È venuto anche il mastodontico – e capace di gigantesca amicizia – Andreas Waibl, con la mitica moglie Sandra e il loro secondogenito, che approfitto per conoscere.
Arriva Mirella, amica che non vedevo da tanto e arriva anche l’ex Sindaco, fratello dell’amatissimo Fernando Di Marcoberardino, amico vero disgraziatamente perso in fondo a un crepaccio del Gran Sasso ormai troppi anni fa.
Arriva Ranieri, amico portato in dote dal basket e altre persone ancora. Si comincia.
Mi intervista Silvia, moglie di Guglielmo, che si insinua con il suo biondo sorriso fra le pagine del libro. Puntuale, chiede e mi sollecita riflessioni. Poi mi concede un po’ di “tema libero”, così leggo qualche passo dei virgolettati di Nicola Gratteri, Rosaria Capacchione, Carlo Vulpio e provo a spiegare il mio orgoglio di aver messo insieme queste interviste e questi incontri lungo una ventina d’anni, grazie all’intuizione di Leo Nodari che fondò nel 1992 il “Premio Borsellino”.
Domande anche dal pubblico. La prima è un ricordo di Fernando Di Marcoberardino e mi offusca la vista. Poi, a ciglio asciutto, altre riflessioni tornando sul libro. Qui la gente chiede, non ha l’aria “crepata” di quelli (e negli anni troppi ne ho visti) che vengono a una presentazione di libro guardandoti con aria mista fra la carità che ti stanno facendo a sentirti e la certezza che loro scriverebbero molto meglio, se solo avessero un briciolo di tempo da dedicare a queste minchiate nelle loro fantasmagoriche esistenze.
La provincia, insomma. E meno male che c’è. Con le sue facce vere, le domande calzanti, la voglia di sentire le risposte, la gentilezza e il sapore buono dell’accoglienza, così lontano dal cemento armato – e disarmante – di certe riunioni di tromboni tanto autoreferenziali quanto sfiatati.
Viva la provincia, viva le persone vere. Perché è per quelli come loro che ho scritto Samarcanda, perché non a caso il sottotitolo del libro è “Cultura in provincia per un’Italia migliore”, perché c’è ancora bisogno di un’Italia con questa maggioranza di gente, perché ce lo diciamo spesso con qualche amico – Simone D’Alessandro e Simone Gambacorta i primi due che mi vengono in mente – che bisogna recuperare questi spazi e questi entusiasmi per il bene della cultura stessa.
Grazie Silvia, grazie Lina, grazie Guglielmo, grazie Ranieri, grazie a tutti voi di sabato 25 maggio 2013 a Penne.
Ho scoperto un pezzo di laico Paradiso, sulle colline pescaresi. È in Piazzetta Purgatorio.
LE FOTO DELLA PRESENTAZIONE
ROSETO.com
Via Seneca [Il privè di ROSETO.com]
ARCHIVIO
VIAGGIO (E INCONTRI) ALL’ESTERO: PESCARA.
Cronaca di un sabato pomeriggio intenso, passato in terre lontane.
ZEPPOLE DI DESTRA E ZEPPOLE DI SINISTRA
Nell’Italia del governo dei ‘tecnici’, dividiamo ideologicamente il poco che resta da mangiare.
IL GIOCO DELLE CARTE (PRIMO NATALE SENZA NONNA 'STERINA)
Un ricordo, a ciglio bagnato.
IL ‘DUCATO AID’, 20 ANNI DOPO.
Ricordo di un’esperienza che mi ha cambiato la vita.
IL PORCHETTARO ROCK
Storiella di due agognati panini imbottiti. E del loro confezionatore.
ASMURLU
Oggi Nonno Giovanni Di Tecco compie 91 anni. Questo è un ricordo del 2003.
UERRIER E UERR
Oggi Nonno Giovanni Di Tecco compie 91 anni. Un altro ricordo del 2003.
L’UOMO CHE SUSSURRAVA ALLA PORCHETTA
Il porchettaro rock è tornato.
BENZINA: UN’OTTIMA ANNATA.
1 litro a 2 euro. Compreso servizio sommelier.
IL PARADISO ESISTE. E COSTA 2 EURO E 20.
Masticando si vive. In un paradiso a buon mercato.
LAMOUSS
Nonno Giovanni e l’anima segreta delle cose.
FRANCESCA E GIOVANNI
Un ricordo, scritto a 10 anni dalla strage di Capaci. E riproposto a 20.
POLITICA, POTERE, DEMAGOGIA E ANTIPOLITICA: LE PAROLE SONO IMPORTANTI.
Honni soit qui mal y pense!
BLDUVL!
In memoria di Nonna Sterina, a un anno dalla sua scomparsa. Scimbaradìs.
USTICA
Un racconto del 1995.
MARIONE
Oggi Mario Boni si ritira dal basket giocato. Io gli spedisco di nuovo la lettera che scrissi nel 2001, quando se ne andò da Roseto.
ELEFANTI
Una sera d’estate del 2002, a Roseto degli Abruzzi, poco distante da Via Seneca…
3 UOMINI SENZA BAMBA
La serata della ‘Banda della Magnata’ in 27 snodi.
43 ANNI, 43 RICORDI ALLA RINFUSA...
Gli anni passano, qualche ricordo resta.
LO PSICANALISTA DELLE STAMPANTI
Un raccontino, ricordandomi ‘Writing Nights’.
CONFESSIONI DI UNA MENTE NON PERICOLOSA
Riflessioni di un maggiordomo 42enne.
2012: 365 GIORNI, 28 RICORDI ALLA RINFUSA.
Un anno passato, qualche ricordo impigliato.
RUBATEMI TUTTO, MA NON LE SCRIPPELLE MBUSSE.
Tutto è politica. Soprattutto quando si tratta di mangiare...
L’INVIATO SPECIALE
Un racconto, pubblicato domenica 20 gennaio 2013 su ‘La Città Quotidiano’.
NONNO GIOVANNI VA A VOTARE
Giovanni Di Tecco, 92 anni, e la sua voglia di un’Italia migliore.
ROSETO OTESOR
Cronachetta di assolata mattinata rosetana.
NO MAN’S LAND
Ricordo di un film visto più di 10 anni fa. E sembra ieri.
Luca Maggitti e Samarcanda in Piazzetta Purgatorio a Penne.
Un momento della presentazione.
Guglielmo di Paolo in Piazzetta Purgatorio a Penne.
