Una delle società emergenti del nostro basket è Trento, reduce da tre stagioni trionfali: vittoria nel campionato allora denominato DNA, torneo super da matricola in A2 Gold (trionfo in Coppa Italia ed eliminazione nei playoff della testa di serie #1 Barcellona) ed infine promozione nella massima serie. Un percorso frutto non certo del caso, ma di un'attenta programmazione tecnica e societaria, che ha clamorosamente incrementato anche il numero di tifosi ed appassionati dell'Aquila, fino a pochi anni fa seguita da pochi intimi e adesso in grado di riempire un impianto come il PalaTrento.
Per la stagione di debutto in Serie A, la dirigenza bianconera ha scelto di mantenere inalterata gran parte del gruppo italiano, ma rinnovando totalmente il reparto "extra" con cinque volti nuovi, complice la dolorosa partenza di Triche. In regia spazio ai soliti noti, con la coppia Forray-Spanghero riproposta anche al piano di sopra: scelta rischiosa, ma entrambi i giocatori conoscono ormai alla perfezione allenatore ed ambiente, sia dal punto di vista tecnico che da quello umano. La speranza di Trento è che entrambi mantengano il loro importante ruolo all'interno dell'ingranaggio bianconero: l'italo-argentino, ormai per tutti "Toto", pur non regalando grandi numeri in fase realizzativa, ha guidato alla perfezione l'attacco di coach Buscaglia nelle ultime stagioni. Mentre notevole è stata la capacità di aggredire la partita da parte di Spanghero, spesso risultato determinante con le doti di energia ed impatto offensivo dalla panchina.
Tre i volti nuovi nell'intrigante backcourt dell'Aquila, oltre al baby Flaccadori, uno dei giovani più promettenti (classe 1996) del nostro basket messosi in grande luce nel recente Europeo Under 18. Un investimento a lungo termine, ma sul quale coach Buscaglia potrebbe puntare fin da subito, pur se la concorrenza nel reparto guardie sarà notevole. A rinforzare la truppa bianconera ci sarà infatti Keaton Grant, quarto miglior realizzatore dell'ultimo campionato tedesco, che porta in dote buona esperienza sui parquet europei e capacità offensive senza per questo essere un giocatore che monopolizza l'attacco delle sue squadre.
Al suo fianco, nel ruolo di 3 titolare, un giocatore dal profilo diverso come Tony Mitchell, abituato a crivellare il canestro con irrisoria facilità (soprattutto in campo aperto) ma atteso alla prima vera esperienza in un contesto cestistico del genere: dopo la carriera universitaria, trascorsi in D-League e in Asia, superando addirittura i 32 punti di media nelle Filippine e sfiorando i 30 in Cina. Presumibile che dalla panchina parta invece Jamarr Sanders, primo acquisto in ordine temporale della società bianconera, e capace di cambiare indifferentemente i ruoli di 2 e 3. Giocatore poco appariscente ma di grande sostanza, ed uno dei cardini nell'ottima stagione disputata lo scorso anno da Veroli, con qualità difensive non comuni per un americano di questo profilo.
Si riparte da due punti fermi italiani anche sotto canestro: era di fatto scontata la permanenza di Pascolo, cresciuto clamorosamente nelle ultime stagioni fino a diventare l'MVP dello scorso campionato di A2 Gold. Tanto sgraziato nei movimenti quanto efficace ed intelligente, nelle due stagioni al piano di sotto ha viaggiato su livelli irraggiungibili per qualsiasi altro lungo italiano, guadagnandosi la chiamata della Nazionale di Pianigiani. Accanto a lui, si sposa benissimo un giocatore dal profilo di Baldi Rossi, in grado di colpire con frequenza anche dalla lunga distanza. Due i volti nuovi sotto le plance, che vanno a comporre un reparto lunghi decisamente poliedrico e ricco di soluzioni: il primo è Josh Owens, reduce dalla prima esperienza europea con l'Hapoel Tel Aviv, ala/centro di 26 anni dall'ottima esplosività. Rookie assoluto è invece Isaiah Armwood da George Washington, l'ultimo straniero firmato dall'Aquila, che proprio con Owens dovrebbe giocarsi il posto di centro titolare.
Condizionale d'obbligo, perché gli uomini di coach Buscaglia partono almeno sulla carta senza gerarchie totalmente stabilite, soprattutto tra i lunghi. Non è detto che sia un male, anche perché per valore dei giocatori e risultati degli ultimi anni, il roster di Trento sulla carta sembra avere qualcosa in più di una semplice neopromossa che lotta per salvarsi. E se l'obiettivo di confermare la categoria resta imprescindibile, i bianconeri potrebbero ben presto virare sulla lotta ad un posto playoff.
ARRIVI
Keaton Grant (2, EXTRA, 1986, 1.93) Ludwigsburg (Germania)
Isaiah Armwood (5, EXTRA, 1990, 2.06) George Washington (NCAA)
Tony Mitchell (3, EXTRA, 1989, 1.98) Fort Wayne Mad Ants (D-League)
Jamarr Sanders (2-3, EXTRA, 1988, 1.93) GZC Veroli (Italia - A2 Gold)
Josh Owens (4-5, EXTRA, 1988, 2.06) Hapoel Tel Aviv (Israele)
Diego Flaccadori (2, ITA, 1996, 1.91) Remer Treviglio (Italia - A2 Silver)
PARTENZE
BJ Elder (3, EXTRA, 1982, 1.93)
Davide Poltroneri (3, ITA, 1985, 1.96) Udine (Italia - Serie B)
Brandon Triche (1-2, EXTRA, 1991, 1.93) Virtus Roma (Italia - Serie A)
Simone Fiorito (2-3, ITA, 1991, 2.00) Basket Barcellona (Italia - A2 Gold)
Luca Lechtaler (5, ITA, 1986, 2.06)
Lorenzo Molinaro (4, ITA, 1992, 2.04) Basket Agropoli (Italia - Serie B)
Walter Santarossa (3-4, ITA, 1980, 2.00)
ROSTER
Forray-GRANT-MITCHELL-Pascolo-OWENS
Spanghero-FLACCADORI-SANDERS-Baldi Rossi-ARMWOOD
Coach: Buscaglia
(In MAIUSCOLO i nuovi acquisti; in rosso gli atleti extracomunitari.)
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Il Mohicano del Basket [Stefano Blois]
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